Le materie prime in plastica, utilizzate in moltissimi settori industriali, sono il punto di partenza dei più diversi processi produttivi. Tra le forme più diffuse in cui tali materiali si presentano troviamo i granuli plastici e i pellet.

In questo articolo analizzeremo caratteristiche e differenze tra granuli e pellet. Proporremo poi una classificazione dei granuli plastici a seconda del materiale di cui sono composti e del loro comportamento in fase di lavorazione. Offriremo infine una panoramica degli impianti Vismec per la deumidificazione, il trasporto, il dosaggio e lo stoccaggio dei granuli plastici.

Materie prime in plastica: granuli e pellet

I termini “granuli” e “pellet” sono spesso utilizzati in modo intercambiabile nell’ambito delle materie plastiche. Tuttavia, esistono differenze anche significative tra questi due tipi di materie prime in plastica, con riferimento al metodo di produzione, alla forma, agli ambiti di impiego.

  • I granuli plastici sono particelle di plastica di dimensioni ridotte, generalmente di forma irregolare, derivanti da processi di frantumazione o dal riciclo di materiali preesistenti. Sono utilizzati sia per le lavorazioni ordinarie, sia per applicazioni specifiche, come la produzione di polimeri tecnici o bioplastiche.
  • I pellet, invece, sono ottenuti mediante estrusione e successivo taglio del materiale fuso. A differenza dei granuli, i pellet in plastica hanno forma regolare, generalmente cilindrica. La loro regolarità li rende ideali per processi industriali che richiedono un dosaggio preciso e costante.

Entrambi sono un elemento chiave nella filiera produttiva delle materie plastiche: la scelta tra l’uno o l’altro formato dipende dalle esigenze del processo produttivo e dalle caratteristiche del prodotto desiderato.

I diversi tipi di granulo plastico: classificazioni

La classificazione dei granuli plastici può essere effettuata secondo diversi criteri, tra cui le loro proprietà igroscopiche e il materiale di composizione. Questi aspetti determinano anche le condizioni di lavorazione e le applicazioni industriali possibili.

Granuli igroscopici e non igroscopici

Un primo criterio è basato sulla capacità dei granuli di assorbire umidità dall’ambiente:

  • I granuli igroscopici assorbono e trattengono umidità nella loro struttura molecolare: questo può comprometterne le proprietà durante le lavorazioni, alterando le caratteristiche del prodotto finito: di conseguenza, è necessario che la fase di deumidificazione  preliminare al loro impiego nei processi produttivi sia estremamente efficace. Tra i materiali igroscopici più comuni troviamo il poliammide (PA), il policarbonato (PC), il polietilentereftalato (PET) e il poliuretano (PU).
  • Al contrario, i granuli non igroscopici non assorbono umidità internamente ma possono comunque trattenere acqua in superficie. Polimeri come il polietilene (PE), il polipropilene (PP) e il polistirene (PS) rientrano in questa categoria: sono dunque più facili da gestire per quanto riguarda l’eliminazione dell’umidità nella fase di preparazione al processo produttivo, ma necessitano anch’essi di una deumidificazione accurata.

Quando si lavorano granuli igroscopici il controllo del dew point (o punto di rugiada) diventa particolarmente importante. Il dew point è la temperatura alla quale l’umidità presente nell’aria inizia a condensare. La misurazione del dew point, in questo caso, aiuta a gestire correttamente la deumidificazione, contribuendo ad assicurare la qualità del prodotto finito.

Classificazione in base al materiale

Un secondo criterio di classificazione riguarda il materiale di cui i granuli sono costituiti, elemento che influenza le proprietà meccaniche e chimiche del granulo e, di conseguenza, l’organizzazione del processo produttivo. Tra i materiali più diffusi:

  1. Polietilene (PE): utilizzato per imballaggi, tubi e pellicole grazie alla sua resistenza chimica e alla flessibilità.
  2. Polipropilene (PP): apprezzato per la rigidità e la resistenza al calore, impiegato in settori come automotive e packaging.
  3. Polistirene (PS): adatto per applicazioni leggere come contenitori alimentari e materiali isolanti.
  4. Poliammide (PA): conosciuto come nylon, utilizzato per ingranaggi e componenti tecnici grazie alla sua resistenza all’usura.
  5. Policarbonato (PC): impiegato per applicazioni che richiedono trasparenza e resistenza agli urti, come lenti e schermi.
  6. Polietilentereftalato (PET): molto diffuso nel packaging, soprattutto alimentare.
  7. Poliuretano (PU): apprezzato per la sua elasticità, resistenza all’abrasione e versatilità, utilizzato in applicazioni che spaziano dai rivestimenti industriali alla componentistica.

Esistono ovviamente moltissime altre materie prime che costituiscono il materiale di base per i granuli in plastica: noi abbiamo elencato i principali.

Macchinari Vismec per il trattamento e la gestione dei granuli plastici

Deumidificazione, trasporto, dosaggio e stoccaggio dei granuli plastici e dei pellet sono indispensabili durante i processi di lavorazione della plastica per assicurare la qualità del prodotto finito e l’efficienza produttiva. Vismec progetta impianti e macchinari per l’efficace gestione di tali processi, offendo soluzioni su misura per ottimizzare le prestazioni e ridurre i costi.

  • Deumidificazione. Abbiamo già parlato di come la deumidificazione sia fondamentale, poiché l’umidità residua presente nei polimeri può compromettere la qualità e la resistenza del prodotto finale. I deumidificatori a ruota Vismec sono una soluzione innovativa per una deumidificazione efficace con consumi energetici ridotti.
  • Trasporto. Il trasporto dei granuli plastici, individuale o centralizzato, permette la distribuzione automatica del materiale alle diverse postazioni di lavorazione. I sistemi di trasporto pneumatico Vismec riducono i tempi di inattività e assicurano la gestione sicura del materiale: efficienza e alte prestazioni.
  • Dosaggio. Il dosaggio preciso dei granuli permette di ottenere una miscela omogenea e di qualità, specie in applicazioni che richiedono la combinazione di più polimeri o additivi. Vismec propone sistemi di dosaggio volumetrico e gravimetrico che assicurano il perfetto controllo sulla quantità di materiale dosato, evitando sprechi e garantendo un risultato uniforme.
  • Stoccaggio. Vismec offre soluzioni di stoccaggio granuli e pellet robuste e affidabili, per preservare l’integrità del materiale e facilitarne l’utilizzo. I contenitori sono progettati per agevolare il carico manuale o automatico e realizzati con una struttura modulare che li rende adatti anche alle applicazioni industriali più gravose.

Cerchi impianti innovativi ad alte performance per la gestione dei granuli plastici nella tua impresa? Contatta il nostro team: siamo a tua disposizione.